I Last Reborn sono un gruppo di Élite nel mondo di Star Citizen. Molti sono i chiamati, pochi sono gli eletti.
In principio c’era il grande vuoto. Non parlo dello spazio infinito che guardavamo dalle nostre piccole navi.
Quel vuoto era in ciascuno di noi, nel profondo.
Catapultati a miliardi di chilometri dal nostro pianeta natale, a cercar fortuna e una speranza di vita in un sistema alieno ed ostile. Solitudine e paura erano il nostro pane quotidiano. Che affrontassimo pirati spaziali o i rischi di un banale salto quantico, la consapevolezza che le cose potessero andare storte, e che saremmo morti da soli, era tangibile e concreta.
Ricordo quando venimmo reclutati. All’inizio non ci dicevano molto. Gli addestramenti, la logistica, la coordinazione e la disciplina erano il pane quotidiano. Questo portò una nuova consapevolezza in noi: non eravamo più soli. Se uno cadeva, gli altri lo soccorrevano. Se uno perdeva, gli altri vincevano per lui.
Al servizio dell’Unione Imperiale della Terra (UEE), la nostra organizzazione era riuscita negli anni a creare una rete di commercio in tutto il sistema. Parallelamente, la nostra flotta militare si muoveva coordinata per garantire la nostra sicurezza.
Nonostante tutto questo, dormimmo su guanciali troppo sicuri.
Nell’anno solare 2953, un “virus” attaccò la nostra organizzazione dall’interno. Alcuni pirati, sotto falsa ideologia, si infiltrarono tra i nostri ranghi. Questo fu l’inizio della fine.
Iniziarono disaccordi interni, litigi, critiche sterili e crescente mancanza di fiducia nella linea di comando.
La famiglia aveva iniziato a sgretolarsi, e così la nostra organizzazione, un tempo forte e stabile, iniziò a vacillare.
Fu troppo tardi quando capimmo e allontanammo i responsabili di questo “virus” che ormai scorreva nei nostri corpi e nelle nostre menti. Era impossibile estirparlo.
Così, in un triste giorno di inizio ottobre dell’anno solare 2954, il nostro Leader fu costretto a prendere la decisione più difficile: salvaguardare la credibilità della UEE cancellando la nostra organizzazione dai registri dell’Impero e presentando le sue dimissioni come ufficiale in comando.
In quel momento, come cenere nel vento, ci siamo dispersi.
Era tutto morto.
Quando tutto sembrava perso, quando sembravamo ormai soli…una fiamma si accese nuovamente dalle ceneri di quel gruppo.
Oggi, quella piccola fiamma, sta crescendo giorno dopo giorno. Alimentata dallo spirito che ci teneva uniti nei tempi più prosperi. Nonchè…dallo scopo più nobile di questo universo:
Fiorire e Prosperare, nonostante tutte le avversità, all’insegna dell’etica e del rispetto nei confronti di noi stessi e dell’Unione Imperiale della Terra.
Noi non siamo cenere.
Noi non siamo morti.
Noi siamo rinati.
Siamo i “LAST REBORN”.
Le stelle ci aspettano.
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